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La Sapienza Latina, parte un progetto in collaborazione con La Nato
Una tecnologia innovativa quella che il dipartimento di biotecnologie medico chirurgiche della Sapienza di Latina svilupperà per conto della Nato.
Si tratta di un biosensore nanotecnologico basato su cristalli liquidi fotosensibili e verrà sviluppato da un team internazionale e multidisciplinare coordinato da Luciano De Sio del Dipartimento pontino e diretto da Antonella Calogero.
La ricerca, sviluppata in collaborazione con Kwang-Un Jeong della Jeonbuk National University (Repubblica di Corea) vuole sviluppare un nuovo biosensore nanotecnologico, come detto, che potrà essere utilizzato per rilevare batteri nocivi che possono essere dispersi, intenzionalmente o involontariamente, nelle acque potabili, anche come arma chimica.
"E' un progetto fortemente competitivo che avrà una durata di tre anni e prevede una fasi di ricerca e sviluppo fino ad arrivare alla realizzazione del dispositivo", spiega il professor Luciano De Sio che per lunghi anni ha lavorato anche in America e collaborando con il dipartimento della difesa americano.
Insomma, quello di Latina si conferma polo di eccellenza per la ricerca scientifica.
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